Dal postmoderno all’altermodernità 1

Seminario tenuto il 7 novembre 2020 presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, all’interno del ciclo dal titolo Interventi attorno Chiari

 

L’Epoca Contemporanea

Vorrei iniziare da alcune osservazioni sull’opera di Chiari (Giuseppe Chari 1926-2007), per la quale sono irrinunciabili i rimandi all’esperienza New Dada, con particolare riferimento alla ricerca di Rauschenberg (Robert Rauschenberg 1925-2008), la quale, a sua volta, guarda al Dada originario e agli assemblage di Schwuitters (Kurt Schwitters 1887-1948) e ad alcune delle esperienze pre-concettuali di Duchamp (Marcel Duchamp 1887-1968). Corrente, quella Dada, che appartiene alle cosiddette avanguardie storiche che segnarono i primi trent’anni del Novecento. Come pure sarebbero irrinunciabili i rimandi alle esperienze dell’Informale europeo e dell’Espressionismo Astratto statunitense, ma, dire questo, equivale a dir nulla a chi non è avvezzo alle vicende storico-artistiche. Quello di Chiari – come molti dei linguaggi artistici della contemporaneità – è un alfabeto complesso e stratificato, che va ricondotto nell’alveo delle cosiddette Neo-avanguardie italiane degli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo, appartenenti a quel momento storico più ampio definito Postmoderno.

L’opera di Chiari va ricondotta all’interno del contesto delle cosiddette neo-avanguardie, succedutesi al neorealismo al quale si contrappongono, e che in Italia coincidono soprattutto con l’operato del Gruppo ’63 ed inserendosi, inoltre, in quel contesto internazionale più ampio definito postmoderno.

Va quindi anzitutto compresa la formazione e lo spirito di quel contesto storico, necessari alla lettura delle sue  declinazioni espressive.

La postmodernità, come dichiara il suo nome, segue e si pone quale risposta al modernismo, il quale costituisce una delle molteplici fasi di quel corpo più ampio che definiamo Epoca Contemporanea. Un’epoca che si determina nel corso del Settecento e la cui nascita si fa coincidere per comodità con la rivoluzione francese del 1789.

1658 Orbis sensualium pictus di Comenio
1670-74 Spettro cromatico e 1687 Principi matematici della filosofia naturale (sulla gravità e i principi della dinamica) Isaac Newton
1688 In Inghilterra nasce la monarchia parlamentare
1738 avvio degli scavi di Ercolano e nel 1748 di Pompei che avranno grande influenza sulla nascita del Neoclassicismo e che segnano la nascita dell’Archeologia
1751-80 Encyclopédie, ou dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers Diderot con la collaborazione d’Alembert
1765-74 prima rivoluzione industriale nel settore tessile cotoniero, spola volante
1765-85 Sturm und Drang movimento preromantico
1760 Canti di Ossian e 1765 Il Castello di Otranto di Horace Walpole
1783 nasce l’Etnologia e nel 1799 nasce a Parigi la Società degli Osservatori dell’Uomo quindi l‘Antropologia
1789 Epoca Contemporanea che per comodità si fa coincidere alla rivoluzione francese, ma che annovera anche la prima rivoluzione industriale
1813 De l’Allemagne di Madame de Staël, opera che viene generalmente riconosciuta come l’inizio del Romanticismo
1814 Restaurazione
1848 Manifesto del Partito Comunista dove Marx ed Engels operano la separazione tra “socialismo utopistico” e “socialismo scientifico”, ossia il comunismo
1848 Risorgimento a questo periodo è anche da ricondurre il naturalismo letterario e il realismo in pittura
1859 L’origine delle specie di Darwin
1870 Seconda rivoluzione industriale introduzione della corrente elettrica, del petrolio ed i prodotti chimici
1880 ca. Modernismo data da collegarsi soprattutto all’Art Nouveau, ma il movimento annovera moltissimi elementi: poesia simbolista, decadentismo, Wagner, il postimpressionismo, l’Arts and Crafts di William Morris
1886 Manifesto Simbolista movimento che prende avvio sin dalla metà di quel secolo su impulso di Baudelaire
1896 Materia e memoria di Bergson
1899 L’Interpretazione dei Sogni di Freud
1914-18 Prima guerra mondiale
1914  Il processo di Kafka e Gente di Dublino di Joyce, 1913 Dalla parte di Swann di Proust, 1912 La morte a Venezia di Mann, 1923 La coscienza di Zeno di Svevo
1920 a questo decennio appartengono le prime produzioni di Edgar Varese nelle quali elimina la differenza tra suono e rumore dando avvio alla musica Concreta ed Elettronica, tramite un percussionismo caotico e suoni preregistrati, già prima Charles Ives aveva contaminato la musica classica con le produzioni popolari americane (gospel, regtime,  country, bandistica)
1921 Teoria della relatività generale di Einstein (propose una teoria relativistica della gravitazione già nel 1915)
1939-45 Seconda guerra mondiale
1970 Terza rivoluzione industriale informatica, elettronica e telecomunicazioni
1971 Era dell’Informazione succede all’Era Industriale ed è caratterizzata dall’estrema velocità di trasferimento delle informazioni che divengono il maggior prodotto economico dando vita all’Economia Intangibile

È in questo momento storico che si profila la società come la conosciamo oggi, originatasi da un radicale mutamento storico-sociale ed economico. Nacque la classe borghese, che lentamente soppiantò quella aristocratica, dando così avvio al modello democratico. Un processo reso possibile dalla prima rivoluzione industriale che consentì l’emancipazione economica della stessa borghesia dal potere nobiliare.

A sinistra: Anonimo, il popolo di parigi assalta la fortezza della Bastiglia, 14 luglio 1789   A destra: William Pickett: Ferriere a Caaldbrookdale, 1805

È grazie al pensiero illuminista e positivista, che attraversò quell’intero secolo, che si determinò quell’impulso rivoluzionario sociale e industriale, manifestandosi peraltro anche tramite la nascita di alcuni dei soggetti tipici del nostro pensiero moderno. L’attenzione all’educazione e al bambino quale soggetto sociale determinò l’avvio della scolarizzazione. Risale già alla metà del secolo precedente l’Orbis Pictus di Comenio (Giovanni Amos Comenio 1592-1670), antesignano di tutti gli abecedari e punto di avvio della pedagogia.

Giovanni Amos Comenius Orbis Sensualium Pictus 1658 (Teologo e pedagogista che redasse quello che viene considerato il primo libro per l’infanzia, con l’uso dell’illustrazione finalizzata all’apprendimento della lettura e dunque la nascita della pedagogia)

Nacquero i musei, anch’essi finalizzati alla divulgazione del sapere, nacquero i periodici d’informazione. l’enciclopedia e furono introdotte nuove discipline: come l’archeologia, a seguito degli scavi svoltisi ad Ercolano nel 1738 e successivamente a Pompei nel 1748; o come l’etnologia nata nel 1786 e successivamente l’antropologia con la fondazione a Parigi della Società degli Osservatori dell’Uuomo nel 1799, le quali posero attenzione scientifica alle culture extraeuropee, seppure accompagnate dal colonialismo.

Encyclopédie ou dictionaire raissoné des sciences, des artes et des métieres, redatta e diretta da Diderot in collaborazione con D’Alembert e da un cospicuo numero collaboratori, costituita da 28 volumi, di cui 11 di tavole illustrate, e la cui edizione a partire dal 1751 richiese un ventennio. Diffusione del sapere – Scolarizzazione – I bambini divengono soggetti sociali sui quali investire

Inoltre Jan-Charles Pellerin, nel 1796, fondò ad Épinal un’azienda tipografica il cui operato è alla base dell’imagerie populaire, tanto da coincidere con il nome assegnato alla sua produzione, Imagerie d’Épinal. Una produzione d’immagini, quella di Pellerin, che fu distribuita in tutta Europa, organizzata industrialmente per generi e che addirittura sopravvisse fino agli anni Ottanta del Novecento, buona parte della quale dedita al mondo dell’infanzia e antesignana del moderno merchandising presente oggi nelle edicole. Vi compaiono figurine di personaggi da ritagliare e montare, modellini anch’essi da ritagliare e montare, giochi da tavola, fiabe illustrate e per i più grandi, ovviamente, immagini religiose (base dei futuri santini) o immagini satiriche su personaggi e vicende dell’attualità d’allora. La sua prima produzione fu costituita da soldatini in carta con relative armi delle campagne napoleoniche, ma, anche in questo caso, quei soldatini non furono che i progenitori delle successive produzioni in piombo e poi in plastica.

  A sinistra: Hoffbauer, Exposition des produits de l’industrie française, dans la cour du Louvre, 1801. Al centro: N. 1 de Le Charivari, 1 dicembre 1832. A destra: Imagerie d’Épinal. Nascita dei Musei (il 10 agosto del 1793 nasce il Louvre)
  • Nascita ed espansione dei periodici satirici e d’informazione
  • Impulso all’impiego massiccio delle immagini illustrative
  • Evoluzione delle tecniche di stampa (xilografia di testa e successivamente litografia) che consentono la stampa di un numero di copie sempre maggiore a un minor costo
  • Jean-Charles Pellerin nel 1796 fondò a Épinal una tipografia che divenne una vera e propria industria per la stampa e la distribuzione delle immagini, dando origine alla cosiddetta Imagerie d’Épinal che è alla base della costituzione dell’immaginario figurativo popolare
  A sinistra: Ricostruzione immaginaria di Ercolano. A destra: incisione acquerellata che documenta le esplorazioni in ambito etnologico.
  • Nascita dell’archeologia nel 1738 a seguito degli scavi condotti ad Ercolano e successivamente, 1748, di Pompei
  • Nascita dell’etnologia nel 1783
  • Dei delitti e delle pene 1764 di Cesare Beccaria
  • L’Eastern State Hospital di Williamsburg in Virginia 1773 primo istituto per malati di mente
  • Si diffonde l’uso del sapone determinando un allungamento della vita media
 William Hogarth, Il manicomio di Bedlam, 1733

Quell’epoca vide dunque da un lato un sentire moderno volto al progresso e all’evoluzione sociale e, dall’altro, la radice economica del capitalismo sul quale poggiava e le cui ragioni ed esigenze si contrapposero già allora a un eccesso di emancipazione. Una dicotomia che caratterizzò tutta la storia successiva, divenendo un tratto tipico della contemporaneità. È del resto nel Settecento che nacque il catasto e con esso il concetto di proprietà privata. Ed è ancora in quel secolo che nacque il genere letterario d’intrattenimento borghese avviatosi con il romanzo gotico, con i suoi timori e le sue atmosfere di tenebra, dettati proprio dall’eccesso di razionalismo e di meccanizzazione sociale e, in parte, anticipato dai Canti di Ossian del 1760. Proprio su quei neonati periodici ebbero diffusione i generi letterari e il massiccio impiego delle immagini che illustravano sia brani di narrativa, come pure pezzi d’informazione. D’allora in avanti il ricorso alle immagini divenne inarrestabile e crescente in maniera esponenziale, determinando un altro carattere tipico della contemporaneità.

  A sinistra: François Vivares: Veduta delle opere in superficie a Colbrookdale, 1758. A destra: Joseph Wright,Veduta di Cromford 1793 ca.
  • Meccanizzazione del lavoro
  • Sconvolgimento delle abitudini legate ai cicli naturali
  • Sconvolgimento del paesaggio extraurbano
  • La reazione a questi tre aspetti determina la nascita del romanzo gotico
  • 1764 Il Castello di Otranto di Horace Walpole
  • 1818 sarà pubblicato Frankenstein o il moderno Prometeo di Mary Shelley
  • 1819 viene pubbliacto sul New Monthly Magazine, il racconto dal titolo Il Vampiro di John William Polidori
  • 1872 Carmilla di Sheridan Le Fanu
  • 1897 Dracula di Braham Stoker

Punto d’avvio della paraletteratura gotica è Il castello di Otranto di Horace Walpole (1717-1797) del 1764, ma certamente il romanzo più noto del genere è Frankenstein o il moderno Prometeo di Mary Shelley (1797-1851) del 1818. Un libro che contiene i semi di ciò che diverrà poi l’horror e la futura fantascienza, dove il mostro, che prende vita grazie al fulmine, incarna una natura che si ribella agli eccessi deliranti del raziocinio scientifico rappresentati proprio dal Dottor Frankenstein. Nel frattempo era già sorto il romanzo sentimentale con le opere di Samuel Richardson (1689-1761), di cui Pamela o la virtù riconosciuta del 1741 e Clarissa del 1747 sono le due opere più note, definendone le figure dell’eroina, nel primo, e dell’antieroina, nel secondo. Nel 1791 con Justine o le sfortune della virtù del Marchese de Sade (Donatien-Alphonse-François de Sade 1740-1814) prese vita il romanzo libertino. Nel 1841, in un periodico di Philadelphia, comparì I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe (1809-1849), capostipite del genere poliziesco seppure ancora profondamente intriso dei caratteri tipici del gotico assegnatigli dal gorilla assassino. Il romanzo poliziesco moderno è invece generalmente fatto risalire al 1868 con La pietra di luna di Wilkie Collins. Il romanzo sociale ebbe invece avvio con titoli e autori universalmente noti: I tre moschettieri e Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas (1802-1870), entrambi del 1844; I miserabili di Victor Hugo (1802-1885) del 1862. I protagonisti di questo genere sono borghesi che pur avendo subito profonde ingiustizie, grazie alla loro eroica e sovrumana forza di volontà, possono riscattarsi, un eroismo che presenta i caratteri di quello che in epoca decadentista divenne il superomismo nietzschiano. Intanto, nel 1864, era stato pubblicato Viaggio al centro della terra di Jules Verne (1828-1905), capostipite della fantascienza, è invece del 1895 La macchina del tempo di Herbert George Wells (1866-1949).

Quando nel 1813, con la pubblicazione De l’Allemagne di Madame de Staël (Anne-Louise Germaine Necker baronessa di Staël-Holstein 1766-1817), nasce il Romanticismo, esso recherà al suo interno sia elementi tipici dell’impulso di emancipazione illuminista, sia i caratteri più oscuri che con il gotico si erano fatti strada, come pure una grande attenzione alla scoperta delle radici nazionali dei vari paesi europei. Un aspetto, quest’ultimo, che sul finire del secolo, con gli atteggiamenti velleitari del decadentismo e del simbolismo, muterà in nazionalismo.

Sempre all’interno del corpo ottocentesco si svilupparono i grandi movimenti sociali che risposero alla crescente pressione posta dallo sviluppo dell’industria e del capitalismo. Nacquero dunque prima il socialismo utopico e nel 1848 il socialismo scientifico che Marx (1818-1883) ed Engels (1820-1895) indicarono come comunismo.

  Theodore Von Holst , illustrazione dalla copertina interna dell’edizione di Frankenstein del 1831.
  • Romanzo sentimentale 1741 Pamela o la virtù riconosciuta e nel 1747 Clarissa di Samuel Richardson
  • Romanzo libertino 1791 Justine o le sfortune della virtù del Marchese de Sade
  • Romanzo Sociale 1844 I tre moschettieri e Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas, 1862 I miserabili di Victor Hugo
  • Racconto poliziesco 1841 I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe , Romanzo poliziesco moderno 1868 La pietra di luna di Wilkie Collins
  • Fantascienza 1864 Viaggio al centro della terra di Jules Verne, 1895 La macchina del tempo di Herbert George Wells
  • Il Romanticismo recherà al suo interno sia elementi tipici dell’illuminismo come l’impulso all’emancipazione, sia i caratteri più oscuri che con il gotico si erano fatti strada.
  • Il Romanticismo porrà inoltre una grande attenzione alla scoperta delle radici nazionali dei vari paesi europei, un aspetto, questo, che sul finire del secolo, con gli atteggiamenti velleitari del decadentismo e del simbolismo, muterà in nazionalismo
  • 1813 De l’Allemagne di Madame de Staël, opera che viene generalmente riconosciuta come l’inizio del Romanticismo
  • 1815-48 Moti popolari
  • Negli anni 40 si sviluppa la pittura realista
  • 1848 Primavera dei popoli
  • 1848 Manifesto comunista di Karl Marx e Friederich Engels (differenzia socialismo utopistico dal socialismo scientifico o comunismo)
  • 1842 La Comédie humaine di Honoré de Balzac
  • A partiredagli anni 50 si sviluppa il Naturalismo letterario
  • 1859 L’origine della specie di Charles Darwin

Nel 1870, a seguito dell’introduzione del petrolio e della corrente elettrica, avvenne la seconda rivoluzione industriale che donò nuova spinta propulsiva alle tecnologie impiegate dall’industria. Dieci anni dopo nacque il modernismo, principalmente caratterizzato dal gusto liberty, ma che portava al suo interno i già nominati decadentismo e simbolismo, quest’ultimo aveva già avuto impulso con Baudelaire alla metà del secolo. Furono proprio gli atteggiamenti velleitari e di disprezzo nei confronti della borghesia di queste due correnti, seppur ancora conviventi con l’impulso all’emancipazione civile, che condussero nel giro di pochi anni ai nazionalismi resi poi concreti nel secolo successivo dal fascismo e dal nazismo. Del resto, entrambe le correnti, raccolsero l’eredità oscura nata dal gotico e, osservandole a posteriori, i suoi presagi sembrano già avvertire il precipizio della prima guerra mondiale e delle sue devastazioni.

  William Morris
  • 1870 Seconda rivoluzione industriale introduzione della corrente elettrica, del petrolio e dei prodotti chimici
  • 1874 Impressionismo
  • 1875 Verismo letterario
  • 1880 ca. Modernismo
  • data da collegarsi soprattutto all’Art Nouveau, ma il movimento annovera moltissimi elementi:
  • 1886 manifesto simbolista, la poesia simbolista ha il suo capostipite in Baudelaire già alla metà del secolo
  • Decadentismo
  • Wagner
  • Postimpressionism
  • l’Arts and Crafts di William Morris

 

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